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Mostra Fattori Fattori - Palazzo Zabarella, Corso Garibaldi, 33 - Padova

Mostra in corso dal 24 ottobre 2015 al 28 marzo 2016

"Sapete qual'è il peggior animale? L'uomo. Perché? Egoistico, falso, e traditore. Io non credo in nulla: non ho nulla di sacro a parte mia moglie e sua figlia. Io sono un ateo perché non credo che ci sia un Dio lassù da cui dipenda il bene e il male. Ho spento i miei anni sperando e li finisco scoraggiato."

- Giovanni Fattori

La mostra

Una mostra sul pittore Giovanni Fattori - principale esponente della corrente dei macchiaioli e della pittura naturalista europea della seconda metà dell'Ottocento - sarà certamente uno degli eventi clou della stagione padovana, almeno per tutti gli appassionati di pittura.

A Palazzo Zabarella di Padova entreranno oltre cento tele che ricostruiranno la lunga parabola artistica di uno dei più riconosciuti autori ottocenteschi; dagli esordi ancora oscuri e segnati dal suo Autoritratto (1854), passando per la militanza nelle file dei macchiaioli che lo vide interprete di nuovi ideali e rappresentare strati diversi della società rispetto al precedente movimento Neoclassico. Ma vi sarà spazio anche per le grandi tele rinascimentali di soggetto militare e politico che lo resero un pittore simbolo di un'epoca fino alle soglie del Novecento, dove Fattori si presentò come maggiore rappresentante del Realismo pittorico in Italia e sperimentatore di nuove forme d'arte rappresentate in mostra da alcune acqueforti

Giovanni Fattori è considerato uno dei maggiori esponenti del movimento dei macchiaioli e artista simbolo della pittura italiana dell'Ottocento.

La mostra è curata dai più accreditati esperti del pittore livornese: Francesca Dini, Giuliano Matteucci e Fernando Mazzocca.

Cenni biografici su Giovanni Fattori

Giovanni Fattori nasce il 6 settembre del 1925 a Livorno da una famiglia di modeste condizioni che - dopo aver constatato l'abilità del figlio nel disegno - decide di indirizzarlo verso gli studi artistici inviandolo come appprendista presso la bottega del pittore di soggetti religiosi Giuseppe Baldini (1807–1876). Nel 1846 arriva a Firenze dove frequenterà l'Accademia di Belli Arti sotto la guida del pittore neoclassico Giuseppe Bezzuoli e in compagnia di altri giovani che diventeranno pittori di fama riconosciuta nella seconda metà del secolo come Giuseppe Raggio, Enrico Pollastrini, Carlo Ademollo, Giuseppe Pierotti, Stefano Ussi e Silvestro Lega il quale frequenterà con Fattori il circolo dei macchiaioli fiorentino.

Di questo ritrovo di pittori al Caffè Michelangelo di Firenze faranno parte, oltre al Lega, anche Telemaco Signorini, Adriano Cecioni, Eugenio Prati, Diego Martelli, Angiolo Tricca, Odoardo Borrani. Ma il circolo raccoglie anche scrittori ed altri artisti diventando un'officina artistica appoggiata alle idee liberali del Rinascimento.

Tuttavia all'interno di questo club ristretto Fattori presto dimostra la sua indipendenza di pensiero e la portata della sua rappresentazione artistica facendosi carico presto della disillusione provocata dal fallimento delle teorie liberali che ispiravano il Rinascimento; un processo e una vena artistica che non verrà mai lasciata dall'artista e che culminerà nella realizzazione del famoso dipinto Lo Staffato del 1880.

Dopo aver abbracciato il Nauralismo e il Realismo, che aveva nel pittore francese Courbet il suo campione, Fattori tuttavia resta freddo di fronte alle nuove correnti ed ingaggia anzi una polemica prima con il Divisionismo (1890) e poi con il Puntinismo (1891).

Verso la fine della sua esistenza, dopo una vita vissuta all'insegna dell'arte e contrassegnata quasi sempre da precarie condizioni economiche, nel 1900 diventa professore all'Accademia Albertina di Torino e passa gli ultimi anni della sua vita ponendosi in disparte rispetto ai grandi movimenti pittorici che stavano rivoluzionando il concetto tradizionale di pittura in Europa e quindi nel mondo intero.

Muore a Firenze il 30 agosto del 1908.

Orari: dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.00 La biglietteria chiude 45 minuti prima.
Biglietti: intero € 12; ridotto € 10 per over 65 anni; ridotto speciale € 6 per ragazzi dai 6 ai 17 anni (minorenni), studenti fino ai 25 anni; gratuito per i bambini fino ai 5 anni compiuti (non in gruppo scolastico), giornalisti con tesserino, guide autorizzate di Padova, accompagnatore di visitatore diversamente abile.
Telefono: +39.049.8753100
E-mail: info@palazzozabarella.it
Sito web: Palazzo Zabarella

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